Nel mio lavoro, ogni piccolo dettaglio conta. Per questo, mi affido quotidianamente al microscopio operatorio: non è solo uno strumento, ma un vero e proprio compagno di lavoro, che mi permette di vedere quello che l’occhio umano da solo non potrebbe mai cogliere.
Con un ingrandimento fino a 25 volte, riesco a lavorare con una precisione estrema, fondamentale soprattutto nei trattamenti più delicati come le devitalizzazioni, le otturazioni complesse o gli interventi chirurgici.
Significa ridurre il margine d’errore e, soprattutto, preservare quanto più possibile i tessuti sani.
Questo approccio più conservativo mi consente di essere meno invasivo, più preciso e di garantire al paziente un recupero più rapido, con meno fastidi.
È una tecnologia che ho scelto con convinzione, perché credo profondamente in un’odontoiatria che unisce il sapere medico alla tecnologia più avanzata, per offrire cure su misura, efficaci e rispettose della persona.